Luciano Spalletti è stato intervistato da Fabio Fazio a Che Tempo che fa, queste le sue parole riportate da fantacalcio.it in cui annuncio anche il ritiro dalle squadre di club: “Napoli è l’ultima mia esperienza nei club per delle dinamiche precise, e non avrei mai potuto allenare un’altra squadra in Italia. Dopo aver vestito questa maglia è impossibile pensare di giocarci contro”.
Spalletti sul progetto dell’Italia
“Siamo ripartiti dai giovani perché pensiamo che abbiano energia e novità da farci vedere, e che ci proiettano nel futuro. I giovani tirano sempre fuori cose nuove, ma è chiaro che poi bisogna per forza assumersi delle responsabilità importanti, che a volte ti schiacciano. Ma è proprio dalla ‘pesantezza’ che poi vediamo che persone siamo”.
Spalletti e il rapporto con i tifosi
“Quando arriviamo negli hotel prima delle partite è sempre pieno di tifosi che sventolano le bandiere dell’Italia, succede sia qui che all’estero. E lo fanno come se quelle bandiere fossero le foto dei figli che non vedono da tempo. Ne devi tenere conto, soprattutto all’estero quando incontriamo gli emigrati: per loro la bandiera dell’Italia è qualcosa di importantissimo”.
Spalletti sui migliori marcatori della Serie A
“Retegui e Kean stanno facendo molto bene. Un bel momento perché abbiamo ritrovato delle personalità importanti e forti. Nell’ultimo periodo non siamo stati così fortunati da avere punte che segnassero molto. Ora questi due ragazzotti qua si stanno facendo valere”.
Spalletti sul match contro la Germania
“Partita di grande fascino. Teso? Un pochino sempre. Emozionante quando vai a disputare un certo tipo di partite. Preoccupato poco perché poi tento sempre di trasmettere ai miei calciatori che le partite dipendono sempre da quello che noi mettiamo sul piatto della bilancia. Paura assolutamente no, il pericolo è una cosa diversa che ti può determinare”.