Anche ieri son state sei, sette, le palle gol (nitide) sprecate dai viola. E passaggio al portiere quando sarebbe bastato un tocco (banale) per mandare in porta Chiesa. È, il loro, un dialogo tra sordi. Si cercano poco, si trovano ancora meno. Un rapporto sul quale l’allenatore dovrebbe forse mettere mano. Perché (almeno fino a gennaio) molto passerà dalla vena di questi due. E pensare di andare in Europa con due attaccanti che, dopo 13 giornate, hanno messo insieme la miseria di 4 gol diventa difficile. Il Cholito, non segna da 770’. Una vita. E non è soltanto una questione di gol. Perché il «9» sta mancando anche in quel lavoro sporco che, spesso, lo ha messo al riparo dalle critiche. Non a caso, Pioli lo ha toltoaventi minuti dalla fine. Fuori lui, e dentro Thereau. Una sorta di carta della disperazione che, però, non ha portato a nulla. Certo, sarebbe sbagliato prendersela soltanto con Simeone. È un problema, quello della concretezza, che riguarda tutti. Troppi, anche ieri pomeriggio, i contropiedi sprecati. È capitato a Simeone, ma pure a Benassi, Edimilson, Gerson e Mirallas, entrato nel finale al posto dell’ex Roma.
Corriere fiorentino