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“Sempre colpa di allenatore e DS, ma la società è assente. Da sette anni gli stessi errori”

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“Sempre colpa di allenatore e DS, ma la società è assente. Da sette anni gli stessi errori”

Redazione

19 Ottobre · 00:02

Aggiornamento: 19 Ottobre 2025 · 00:03

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Costantino Nicoletti critica la gestione Commisso e accusa il club di scarsa comunicazione e scelte che frenano la crescita

Alla vigilia della sfida tra Milan e Fiorentina, è intervenuto ai microfoni di Lady Radio il noto agente e intermediario Costantino Nicoletti, da sempre vicino all’ambiente viola. Il suo intervento ha fatto rumore per le parole dure rivolte non solo allo staff tecnico, ma soprattutto alla società e alla proprietà guidata da Rocco Commisso.

«Ultimamente, come spesso accade, dopo le ultime partite le critiche sono state indirizzate verso l’allenatore e il direttore sportivo, anche i giocatori sono stati toccati poche volte. Pioli è arrivato a Firenze come una certezza, e anche lui sta cadendo sotto i colpi delle tante critiche. Non dico che il tecnico non abbia le sue responsabilità, ma è possibile che negli ultimi a pagare siano sempre gli allenatori? Quello che vorrei io è che il presidente Commisso facesse un’attenta analisi dei suoi primi anni di gestione, e che prenda in mano la situazione», ha esordito Nicoletti, mettendo nel mirino una società che, a suo dire, continua a ripetere gli stessi errori.

Poi un passaggio su Stefano Pioli, oggi allenatore della Fiorentina ma legato a doppio filo con la storia recente del Milan: «Nell’ultima conferenza stampa ho avvertito un po’ di nervosismo. È normale che a Stefano girino le scatole per la mancanza di risultati, anche a me girerebbero, però farei di tutto per reagire alle situazioni negative: proverei a trovare una chiave di volta o comunque a motivare l’ambiente. Ho sentito quasi tutte le sue parole in conferenza da inizio dell’anno, e direi che è sotto gli occhi di tutti che sia partito con un tono e adesso sta usando dei toni totalmente diversi».

Proprio Pioli sarà uno dei protagonisti della sfida di San Siro, che Nicoletti carica con un tocco simbolico: «Fossi nei colleghi, io gli chiederei che cambio può dare a questo inizio di stagione, perché deve darlo per forza. Domani tornerà sul ‘luogo del delitto’, dove ha vinto il trofeo più importante della sua carriera. Mi auguro che questo possa dargli una spinta in più per far bene e tornare a vincere».

Ma il vero bersaglio delle critiche resta la dirigenza viola, accusata da Nicoletti di scarso coinvolgimento e poca presenza sul territorio: «È anni che faccio personalmente le crociate per portare giocatori e dirigenti in vari Viola Club, e non c’è mai stata occasione. Nessun tesserato viola era presente ai 60 anni dello storico Settebello, per non parlare di quello che ogni anno accade con il Viola Club Grosseto, che ha un tesserato che fa anche sponsor alla Fiorentina, dove sono in prima linea per riuscire a portare qualcuno dei giocatori storici. Credo che questo faccia emergere delle criticità in questa azienda da considerare ormai storiche, che vanno avanti da 7 anni».

Infine, la stoccata più netta arriva sulla gestione della comunicazione co un chiaro riferimento al DG viola Alessandro Ferrari: «Sono grandi errori di comunicazione, che non mi aspetto da una persona che viene da un ufficio stampa. Ci dovrebbe essere un continuo confronto tra dirigenti all’interno della società. Come si fa poi a pretendere che la Fiorentina raggiunga dei risultati di un certo livello?».

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