
Giancarlo Antgnoni, accompagnato dagli avvocati Massimo Aragiusto e Daniela Cantisani, ha provato a fare chiarezza dopo il clamore causato dall’invio del alla Fiorentina per discutere di alcune questioni legate al suo contratto. Di seguito i punti cardine dell’oggetto di studio della squadra di avvocati al fianco dell’ex Club Manager Viola.
BONUS L’ex dirigente Viola reclama i bonus degli ultimi due anni che non sarebbero stati pagati nonostante il raggiungimento degli obiettivi previsti dal contratto. Infatti, secondo l’avvocato Aragiusto:
“È lo stesso di quattro anni fa e non ha subito nessun adeguamento economico a fronte di un aumento dell’impegno di Antognoni”.
Nel contratto è specificato che Antognoni era Club Manager e Technical Manager. Due incarichi, ma ha percepito lo stesso compenso dei quattro anni precedenti.
DIRITTI D’IMMAGINE La questione più spinosa è quella legata ai diritti di immagine, ovvero la parte contrattuale legata all’articolo 5. Secondo i legali di Antognoni:
“Non può essere contenuta in un contratto sportivo, e che niente hanno a che fare con il lavoro di Club manager e Technical Manager”.
Il contratto concede alla Fiorentina il diritto di sfruttamento dell’immagine di Antognoni per qualsiasi forma di utilizzo, senza nessun tipo di compenso per l’ex dirigente. Questo punto è oggetto dell’impugnazione del recesso da parte di Antognoni, che si è riservato anche la possibilità di messa in mora del club per i compensi maturati e per il recesso ingiurioso.
SFRUTTAMENTO DELL’IMMAGINE Un altro aspetto importante su cui sta lavorando lo Studio Galgano riguarda il seguente tema:
“Ci siamo riservati di verificare il contratto perché secondo noi la parte che riguarda lo sfruttamento dell’immagine, al di là del mero diritto di immagine, non può essere contenuta in un contratto sportivo. Una volta fatte le nostre valutazioni vedremo come procedere. Ovviamente aspettiamo una risposta della Fiorentina,ma se non arriva andiamo avanti lo stesso“.
D’altra parte, l’immagine di Giancarlo Antognoni è stata utilizzata nella campagna abbonamenti dello scorso anno (prima della pandemia, la campagna aveva visto venduti 28mila abbonamenti). Antognoni per questo tipo di “perfomance” non avrebbe percepito un euro.
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