Per parlare del momento di crisi della Fiorentina, ai microfoni dell’edizione locale del Corriere della Sera, è intervenuto Walter Sabatini, dirigente sportivo di lungo corso, noto per la sua abilità nello scovare talenti e per le opinioni mai banali. Nel corso dell’intervista, Sabatini si sofferma su uno dei nodi più discussi attualmente in casa viola: il rendimento modesto degli uomini simbolo e la mancanza di personalità di alcuni acquisti non abituati a giocare per obiettivi importanti:
“Guardi, io per indole ho sempre cercato talento nascosto, è il senso del calcio“, ha esordito, sottolineando l’importanza di puntare su giocatori ancora in fase di crescita ma dotati di grande potenziale. A tal proposito ha poi fatto due nomi che rappresentano, secondo lui, il futuro della Fiorentina e del calcio italiano: “Nicolussi per me è un regista di altissimo livello e Fazzini è un fiore all’occhiello“.
Infine, un commento su uno dei giocatori più attesi del mercato estivo, finora deludente in maglia viola: “Gudmundsson? Questo è un mistero inspiegabile. Guardavo il Genoa per lui, faceva cose mitologiche. Ora è incolore, ma resta da grande squadra“.