
L’assemblea della Lega di Serie A del 13 marzo ha portato qualche passo in avanti per il calcio italiano, soprattutto per quanto riguarda il rispetto delle regole all’interno della società e la trasparenza delle azioni dei suoi vertici verso i consiglieri e i soci. Se ne è accorto anche Danilo Iervolino, il patron della Salernitana, ultimo arrivato tra i proprietari delle squadre di A, viste le dichiarazioni che ha rilasciato al termine dell’assemblea.
E anche l’esperto Aurelio De Laurentiis, prendendo per primo la parola durante la riunione, ha chiesto una serie di chiarimenti in merito a quanto accaduto nel Consiglio del 7 marzo: dalla «mail fuori controllo» di De Siervo, che chiedeva all’avvocato della Lega di «sfondare» il suo presidente Casini, al verbale del 7 marzo circolato senza le importanti riflessioni di alcuni consiglieri e la richiesta di Rebecca Corsi, “suggerita” dal renziano Luca Lotti, di non portare in Assemblea le varie beghe venute a galla durante il meeting del 7.
Con il Napoli, anche la Fiorentina ha ribadito la richiesta di chiarimenti ed entrambe hanno finalmente avuto la risposta che il verbale doveva essere ancora completato e che verrà presentato al prossimo Consiglio di Lega del 20 marzo. Evidentemente il presidente Casini, visto il forte imbarazzo di alcuni consiglieri, ha capito che le questioni non potevano essere taciute.
Alcuni partecipanti all’assemblea del 13 hanno trovato anche discutibile l’atteggiamento di Claudio Lotito, senatore della Repubblica oltre che presidente della Lazio, che sistematicamente ha preso la parola ogni volta che uno dei consiglieri Indipendenti provava a riprendere il discorso sulla trasparenza. Alla fine della discussione assembleare, è stata accettata anche la richiesta – in particolare di Napoli, Roma e Fiorentina – di far svolgere un audit su tutte le attività e contratti della società Lega Servizi, in particolare su persone e costi di trasferte all’estero e sui contratti di consulenza.
Un parere legale è stato chiesto a Guglielmo Maisto della Maisto e Associati, studio molto vicino a Casini e De Siervo. Ad alcuni è sembrata una scelta fatta per controllare le attività di verifica e non correre rischi. Alcuni osservatori ricordano quanto detto dopo la recente assemblea di Lega da Danilo Iervolino, neo patron della Salernitana: ma perché c’è così poca trasparenza e poca visione comune nella società che dovrebbe fare gli interessi del calcio? E sono le stesse affermazioni dette da altri presidenti non appena sono divenuti proprietari e amministratori di club di serie A. Ancora una volta domande destinate a non avere risposta, almeno fino al prossimo Consiglio del 20 marzo. Lo riporta Tag43