
Molti latini non conoscevano Italiano, che a dispetto del cognome gioca un calcio molto poco fedele alle tradizioni nazionali: si corre tantissimo, si attacca sempre, si pressa nella metà campo avversaria e si recupera il pallone “alto”. È stato un peccato di arroganza? Serve dosare meglio intraprendenza e ritirata strategica? Non so e comunque non mi sento di rimproverare nulla alla squadra, che ci ha fatto divertire e sognare come non accadeva da anni e anni. Quello di Italiano è un mezzo miracolo, ma poi resta il peso della qualità dei singoli. Lo scrive Repubblica.