
Difficile fare le prove generali per la finale di Coppa Italia con appena un allenamento nelle gambe (quello di ieri mattina) e soprattutto l’idea sempre più concreta di spedire in campo con il Torino un undici del tutto diverso rispetto alla squadra che solo tre giorni fa ha trionfato a Basilea. Vincenzo Italiano, che non vuole ancora mollare il campionato (l’obiettivo di tecnico e società, anche alla luce degli ultimi accadimenti in casa Juventus, è quello di tenere viva qualsiasi pista possa portare la Fiorentina a giocare anche l’anno prossimo in Europa), proverà in ogni caso a schierare anche contro i granata un undici competitivo, cercando di tenersi il più possibile a ridosso dell’ottavo posto in classifica, da venerdì occupato dal Monza.
Gli handicap in partenza, tuttavia, non saranno pochi: se pur per motivi diversi hanno dovuto alzare bandiera bianca per la trasferta coi granata sia Bonaventura (fermato dal giudice sportivo dopo il rosso rimediato contro l’Udinese) che Amrabat e Gonzalez, lasciati a Firenze per permettergli di riposare dopo le fatiche di Conference (i due in ogni caso saranno titolari nella finale con l’Inter). Per il resto lo schieramento di partenza di questo pomeriggio contro gli uomini di Juric potrebbe stavolta vedere addirittura dieci titolari diversi rispetto alla formazione che ha firmato l’impresa in Svizzera. Con Cerofolini tra i pali ancora una volta titolare (per lui, ancora a zero gol subiti, sarebbe la terza presenza dal 1’) e la classica linea difensiva a quattro formata da Venuti e Terzic sulle fasce e Martinez Quarta e Igor coppia centrale (Ranieri, anche alla luce dell’ottimo impatto al St. Jakob-Park, potrebbe essere preservato per la finale di Roma). In mediana viaggiano verso un posto nell’undici di partenza l’ex di turno Mandragora in coppia con Duncan mentre sulla trequarti le operazioni di smistamento del pallone passeranno dai piedi di Barak, match-winner di Basilea, coadiuvato sulle fasce da Kouame e Saponara. A guidare infine l’attacco, nonostante Cabral abbia fatto progressi dopo i problemi al piede, ci sarà Jovic. Lo scrive La Nazione.
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