
Il miglior Nico Gonzalez per la Fiorentina e per sé stesso. E le due cose sono strettamente legate, nel senso che se la Fiorentina si riprende e risale la classifica, Gonzalez ci guadagna, così come invertendo i termini se Nico si rimette a fare il… Nico, la Fiorentina si riprende e risale la classifica.
Sono mancate tante cose alla squadra viola in questi primi due mesi di stagione che l’hanno vista attardarsi in campionato e costretta a rincorrere col fi atone in Conference League, e la rincorsa in atto guarda caso è firmata (anche) dall’argentino, autore di una doppietta contro gli Hearts a Firenze dopo aver lasciato il segno in precedenza contro il Twente nei playoff : più di tutto è mancato il talento di Gonzalez, uno di quelli che può cambiare il corso di una partita con un’invenzione o una giocata d’autore. Finora è stata colpa della tallonite, adesso però tocca all’ex Stoccarda.
I 176 minuti complessivi in dieci partite di Serie A (con una sola rete all’attivo) raccontano il motivo per cui l’esterno sudamericano sia così importante per la Fiorentina e recuperarlo al top nelle ultime cinque gare prima della sosta è fondamentale: a Gonzalez sono legate molto delle speranze/ambizioni della squadra di Italiano di ritrovare ciò che ha perso per strada, ottenendo appena dieci punti dentro una classifica tra l’anonimo e il fastidioso.
Poi, tornando all’assioma di partenza, la Fiorentina che scala posizioni grazie a Nico è un’apertura di credito verso il Qatar per il calciatore cresciuto nell’Argentinos Juniors, che è l’altro, enorme obiettivo stavolta del diretto interessato: l’inserimento di Gonzalez nei trentacinque pre-convocati del commissario tecnico Scaloni è abbastanza sicuro e quell’abbastanza sta a indicare, viceversa, che il posto nei ventitré che andranno poi al Mondiale è ancora da conquistare e mettere in cassaforte.
Ecco perché le cinque partite, che diventano sette con le due che rimangono in Conference League, sono lo spartiacque per la Fiorentina prima della sosta, che a sua volta ridisegnerà gli scenari viola alla ripresa a gennaio, ma sono lo spartiacque anche per l’argentino, consapevole di aver bisogno di continuità di impiego e di rendimento per convincere Scaloni a dargli un posto nell’Albiceleste, dopo due mesi più fuori che dentro (sommando i 204 minuti in Coppa, sono 380’ quelli disputati da Gonzalez su un totale di 1.440, recuperi ovviamente esclusi). Alla Fiorentina serve Nico e a Nico serve la Fiorentina per un traguardo condiviso in Italia e in Europa con la squadra viola, nel mondo per il sudamericano. Lo scrive il Corriere dello Sport
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