Maurizio Casasco, presidente della federazione medico-sportiva italiana ed europea, quando e a che condizioni si tornerà ad allenarsi?
“Bisogna arrivare per gradi a questa risposta, perché il Paese e il mondo sono alle prese con una drammatica emergenza sanitaria”. Penso che l’andamento epidemiologico, le terribili statistiche e le evidenze scientifiche in continuo divenire ci suggeriranno l’eventuale decisione da prendere. Solo quel punto diffonderemo ufficialmente, sulla base delle ultime informazioni scientifiche, un protocollo che indichi le condizioni per il ritorno all’attività sportiva. L’Italia è scossa da una crisi drammatica. Ora al primo posto c’è la salute. Ma arriverà un momento in cui il Paese si dovrà rimettere in moto. Il tema della ripartenza non può far mettere lo sport professionistico, che pure rappresenta un asset importante, davanti ad altre attività essenziali che in questo momento sono prioritarie. Lo sport non può e non deve correre da solo. Grande attenzione dovrà essere considerata per i positivi, dopo i test, nella gradualità della ripresa. Gli atleti professionisti dei diversi sport hanno delle intensità di altissimo livello. Dobbiamo essere certi dell’integrità di tutti gli organi e di tutti i sistemi che potrebbero essere stati interessati. Non c’è solo il cuore. Prima di tutto i polmoni, poi la capacità funzionale, quindi il cuore. Lo sport agonistico ad alto livello indubbiamente comporta dei rischi maggiori di per sé e saranno fatte valutazioni adeguate che, in generale, per la popolazione non saranno necessarie”.
Lo riporta Il Corriere dello Sport.