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Prandelli: “Nessuno scontro con Amrabat. A Eysseric dissi che aveva troppa qualità per stare ai margini”

Foto di proprietà di ACF Fiorentina. Riproduzione vietata ©

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Prandelli: “Nessuno scontro con Amrabat. A Eysseric dissi che aveva troppa qualità per stare ai margini”

Redazione

20 Marzo · 16:21

Aggiornamento: 20 Marzo 2021 · 16:21

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Foto di proprietà di ACF Fiorentina. Riproduzione vietata ©

Il mister della Fiorentina Cesare Prandelli ha parlato in conferenza stampa in vista di Fiorentina-Milan, sfida che andrà in scena domani alle 18 al Franchi di Firenze:

La settimana scorsa ti avevo chiesto se la squadra avesse il senso del momento delicato, e questo si è visto. Oggi la Fiorentina ha il senso dell’impresa contro il Milan? 

Ci siamo allenati molto molto bene, quindi sappiamo delle difficoltà rispettiamo il Milan, una squadra che ha consolidato un gioco ed un’identità ben precisa ma noi ci siamo, faremo bene sono convinto.

Ieri mi ha colpito l’immagine del gruppo, che ogni giorno che iniziate l’allenamento vi riunite al centro del campo. La forza di questa Fiorentina è davvero il gruppo?

Stiamo lavorando per migliorare dei dettagli, il gruppo è unito. Le parole di Vlahovic sono importanti, si rende conto che grazie alla squadra può avere anche meno responsabilità. Ci sono delle dinamiche interessanti, si il gruppo è fondamentale per qualsiasi obiettivo.

Vinta partita molto complicata a Benevento, un crocevia superato alla grande. Era questo il senso della sua stanchezza? Ha sentito delle cose che le hanno dato particolarmente fastidio?

No, nessun tipo di retro pensiero. Non ho mai provato nella mia vita professionale ad essere coinvolto come adesso. Tensioni personali che devo saper gestire io. Attimo di debolezza ma mi è sembrato umano, stanco perchè sono emotivamente coinvolto in questa squadra. Tutte le decisioni, strategie sono un peso che deve diventare positivo, dipende molto da me.

Ti aspetti un Milan più arrabbiato o ferito dall’eliminazione in Europa League?

Un po’ tutto, arrabbiato, ferito, deluso. Vorrà ripartire subito forte, grande rispetto per loro e per Pioli, persona capace e per bene. E’ una squadra completa, molto forte. Noi però siamo altrettanto arrabbiati per come stiamo svolgendo questo campionato. Due squadre arrabbiate, mi auguro di restare in partita fino alla fine, chiederò grandissima attenzione fino alla fine.

Che settimana è stata per Vlahovic? Prima settimana occhi tutti su di lui? Futuro?

Con Dusan si parla tutti i giorni, ora momento particolare, delicato per lui. Si aspettano da lui qualsiasi giocata ma deve pensare a continuare a farlo per la squadra. In settimana ha lavorato tanto, proprio devi spingerlo fuori dal campo. L’ho trovato sereno, sicuro che questa grande voglia gli faccia mantenere anche la pressione.

Come sta la squadra a livello di condizione fisica? Amrabat-Biraghi in gruppo, come stanno? Possono partire titolari? Bonaventura?

Stiamo bene fisicamente, abbiamo lavorato per mantenere questa condizione, aumentando l’intensità degli allenamenti. Biraghi ha recuperato ieri dalla distorsione, ieri si è allenato bene, per me è disponibile. Amrabat? Cosa più delicata. Problema alla schiena non indifferente, oggi è in gruppo. Si deciderà dopo l’allenamento. Jack si sta allenando bene, quindi mi auguro che possa ripetere le prestazioni delle ultime gare.

Fiorentina domani attesa da una grande prestazione, almeno nell’approccio. La corsa non si arresta dietro. Come si fa a non rilassarsi?

Sarebbe non solo un peccato non ripetere la prestazione dal punto di vista fisico e dell’intensità ed ordine. Non penso ci sia un abbassamento di tensione, sarebbe un grave errore. Ci sarà da soffrire ma in modo ordinato, non dobbiamo prendere contropiede senza equilibrio. Quando abbiamo la palla dobbiamo dar fastidio al Milan.

Pulgar è stato importante nelle ultime partite. Come sei riuscito a riguadagnare il buon livello di questo giocatore? Pensi che possa crescere dipiù?

Il merito è solo suo, ha avuto un post covid difficile psicologicamente. Ragazzo introverso, molto sensibile. Convinto che doveva fare di più, lo sta facendo bene con determinazione. Giocatore importante per noi.

Difesa a tre per togliere alibi alla squadra. A Benevento passati a quattro. A livello mentale la squadra ha fatto il salto? Pronta anche per provare qualcosa in più?

Con il Benevento siamo andati un po’ in difficoltà ed ho preferito cambiare sistema di gioco, abbiamo avuto un centrocampista in più che pressava. Da lì abbiamo fatto molto meglio, ci stiamo allenando per passare anche ad una difesa a quattro. Niente di clamoroso se tra qualche partita ci disponiamo così.

Una delle risposte di Benevento, il gruppo è dalla parte dell’allenatore. C’è sempre qualche episodio però. Biraghi che non accetta la panchina, scontro duro con Amrabat. Ci sono giocatori che si possono permettere questo?

Cose non vere, nessun giocatore si deve permettere di contestare una decisione di un allenatore, fa scelte in base a ciò che vede. Chi gioca e chi non gioca devolvere sempre entusiasmo. Voci infondate che non fanno bene per l’immagine della Fiorentina. Se ci fossero problemi saremmo i primi a mettere in discussione.

(Domanda Labaro Viola) Ad inizio stagione Eysseric andava in tribuna, negli scorsi anni veniva snobbato. Cosa è cambiato nel ragazzo?

Tante volte sono le motivazioni che hai dentro. Quando sono arrivato era ai margini, ma lo vedevo si allenava bene. Gli dicevo di mettersi in discussione, l’ha fatto, ha lavorato duro ed ora si merita dei complimenti. Tanti mesi di panchina e tribuna, sempre determinante nelle ultime partite. Recuperato giocatore importante.

Kouame avrà possibilità o meno di scendere in campo?

Christian ha avuto un problema, sembrava problemino. Si sta allenando ma non è al 100%, voglio capire oggi la sua condizione.

Ibrahimovic, a 40 anni in questo momento è il giocatore più decisivo per la sua squadra. Lui nel 50% dei minuti giocati, è il più decisivo in Serie A?

Sulle qualità tecniche parla la sua carriera. Penso sia un esempio probabilmente unico dove un giocatore arriva e con la voglia di sovvertire qualsiasi situazione. Ha dimostrato di essere un uomo squadra, un leader, trascinare il suo club con personalità. Penso che sia un esempio, forse unico al mondo. In quel ruolo non è facile, è stato determinante e lo sarà ancora.

Senza esagerare, nelle ultime partite ho visto un progresso della Fiorentina nella fase offensiva. Con tutte le difficoltà che hai incontrato da subentrante, ti senti di dire che ora è un po’ più tua?

Quando si parla di gioco, si parla di filosofia, di un certo tipo di mentalità, quando subentri devi capire bene le caratteristiche di quei giocatori e sfruttarle al massimo. In certi momenti la squadra gioca un buon calcio, ma adattato ai giocatori che ho. Importante che siamo soddisfatti e che il rapporto tra me e la squadra sia stato in questo momento trainante, non soltanto motivare i giocatori ma metterli nei ruoli giusti per poter dare il massimo.

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