Un mercato che doveva, nelle intenzioni, essere quello della rivoluzione, di un nuovo corso affidato alla regia di Raffaele Palladino. La conferenza di fine anno all’insegna della speranza e delle rinnovate ambizioni aveva alimentato fiducia in una piazza ancora ferita dopo la delusione di Atene.
Oggi, il mercato della Fiorentina nonostante la necessità anche solo numerica di rimpinguare la rosa pare essere entrato in un vicolo cieco. Obiettivi sfumati, trattative interrotte, un’inspiegabile lentezza nel chiudere qualsiasi tipo di intesa. La punta dell’iceberg è rappresentata dalla definizione dell’affare Gudmundsson che pareva ad un passo e che invece ha subito nelle scorse ore un clamoroso stop. Portiere, centrocampo, attaccante esterno, a meno di 10 giorni dall’inizio della stagione ufficiale la Fiorentina resta un vero e proprio cantiere aperto e l’ottimismo nei confronti di una possibile svolta positiva è ai minimi storici.
Quando però si dice “la società quest’anno si gioca la faccia”, nell’immaginario collettivo non s’intende né quella del dirigente accompagnatore né tantomeno quella del Presidente. L’unica faccia sul tavolo è mai come quest’anno quella di Daniele Pradè, lo stesso dirigente che nei 18 mercati da lui diretti e restando solo alla presidenza Della Valle ha portato gente come Borja Valero, Gonzalo, Pizarro, Aquilani, Savic, Joaquin, Mati Fernandez, Cuadrado, Giuseppe Rossi, Vecino, Mario Gomez ,Salah , Gilardino, Diamanti..e potremmo andare avanti.
Gran parte della piazza lo ritiene responsabile di questo immobilismo estenuante, incapace di fare scouting e di chiudere qualsiasi trattativa. Ma siamo sicuri che sia veramente così? La sensazione è che le linee guida tracciate dalla proprietà unite alle difficoltà dichiarate da tutti gli addetti ai lavori nel fare mercato obblighino il DS viola a muoversi con particolare cautela ed attenzione.
Resta senz’altro la necessità di accelerare e di dotare al più presto la rosa di giocatori funzionali al sistema di gioco del suo allenatore. Palladino a questo proposito non ha nascosto un certo “mal di pancia” già durante la tournee in Inghilterra.
Una svolta si rende quindi quanto mai necessaria proprio mentre la tanto abusata parola ambizione, da mantra da ripetere all’infinito, è diventata a mani basse la più utilizzata nei meme dei tifosi.
Di Marzio: “Il Monza vuole Terracciano, ma la Fiorentina deve prima chiudere un portiere”
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