
L’uomo mercato viola, Daniele Pradè, come si legge sul Corriere fiorentino, di solito sempre contenuto, si lascia andare a una posizione forte e punta il dito direttamente contro la squadra. «Spero che i giocatori abbiano la stessa arrabbiatura della società». Un messaggio diretto, ben diverso ai consueti toni comprensivi. La dirigenza, infatti, fin qui si era sempre schierata al fianco del gruppo. Ora no: «In campo ci vanno loro, ed è difficile dare anche un commento tecnico nel complesso. Prendere gol così all’ultimo non ti dà neanche l’opportunità di reagire. Torniamo a casa con grande amarezza» i concetti affidati ai social ufficiali della società.
La rabbia si miscela col rammarico ma è già tempo di guardare al futuro. Pradè e Prandelli sono legati da una situazione simile, entrambi hanno il contratto in scadenza a giugno. Ogni partita è un esame sempre più difficile verso il futuro. Anche così si può spiegare la tensione di Pradè che, a differenza di Prandelli, naviga in acque mosse fin dall’arrivo di Rocco Commisso.