Ernesto Poesio si è espresso ai microfoni di Radio Bruno sul momento della Fiorentina: “Kean non ha niente di grave, e questa è la cosa importante, che rientri nel migliore dei modi. Credo non lo si voglia rischiare per la gara con il MIlan, anche perché quest’anno la Fiorentina ha fatto acquisti anche per sopperire all’assenza di Kean, come Piccoli. Kean ha dimostrato dia vere qualcosa in più, infatti è l’attaccante della Nazionale”.
Su Piccoli: “Deve giocarsi le sue carte, quest’anno ha avuto un trasferimento importante, quindi deve mostrare quanto di buono c’è in lui per giustificare la spesa fatta per lui. Il salto di qualità si vede se riesce a reggere le pressioni, queste sono le opportunità da sfruttare. Domenica è fondamentale, e servirà una Fiorentina molto più concentrata, aggressiva e presente in campo nei novanta minuti più di quanto ha fatto vedere prima. I numeri dicono che non sei riuscito a mantenere situazioni di vantaggio che ti eri procurato”.
Sui giocatori da cui aspettarsi di più: “Fagioli, Gudmundsson, ammesso che giochino entrambi domenica, e forse direi anche Gosens, ma non perché Gosens sia il responsabile, ma perché un Gosens con un rendimento come lo scorso anno può portare dei punti importanti, e adesso sta avendo un rendimento normale. Mi pare che il problema sia a centrocampo.
Non c’è ancora un’idea precisa, bisogna scegliere, per poi creare un’amalgama. Sohm non l’abbiamo praticamente visto, e uno di quelli su cui Pioli non ha ancora un’idea precisa. Secondo me, va individuata una strada e sperare che sia quella giusta”.
Su Comuzzo: “L’anno scorso la Fiorentina aveva una difesa che sembrava impenetrabile, soprattutto durante le otto vittorie, ma oggi il problema è a centrocampo. I risultati migliori Comuzzo e la difesa li hanno dati a quattro, anche perché eri molto più coperto e stretto tra i reparti, oltre al fatto che la Fiorentina non attaccava gli avversari nella metà campo avversaria, mentre adesso si sta provando a cambiare modo di difendere. Secondo me, alcuni giocatori non vanno a nozze con questo modo di giocare, penso a Pongracic ma anche a Comuzzo, che paga anche un momento suo non fra i migliori”.
Su Mandragora: “Bisognerebbe chiedersi perché rinnova se doveva andare via, un po’ come successo a Ranieri. Mandragora in questo centrocampo è una certezza, menomale che è rimasto. L’anno scorso ha fatto una seconda parte eccezionale, quest’anno ha fatto gol, ma mi aspetto che si alzi la qualità del centrocampo”.
Sulla gara contro il Milan: “Non sono mai impossibili queste sfide, basta un calcio d’angolo, una punizione. Il Milan è molto quadrato, forte, ma la Fiorentina deve dare qualche segnale in un calendario che non ti aiuta. Prima ha avuto le gare abbordabili, ora sono sfide complicate”.