Nell’Assemblea Generale del’Onu, l’ex dieci della Juventus Platini ha parlato a quasi tremila studenti.
Com’è cambiato il calcio?
“E’ più bello che ai miei tempi. Anche le nuove regole stanno aiutando molto. Si è cercato di ridurre e quindi rimuovere le perdite di tempo, mettendo i palloni intorno al campo, limitando la possibilità di passare spesso la palla al portiere. E poi si è trasformato il fisico dei giocatori e la velocità”.
La Var le piace?
“No. E’ stata assolutamente una scelta obbligata. È colpa di voi giornalisti, che avete fatto molta pressione: ogni volta che un arbitro sbagliava, chiedevate più giustizia. Ma quel marchingegno non dà più giustizia. Lo so, perché io davanti alle telecamere ci ho giocato. Comunque ci sono cose molto positive, come sul fuorigioco o la palla dentro e fuori dalle linee. Invece l’interpretazione dei falli non può funzionare molto. Se io appoggio una mano sulla spalla di un avversario, in tv è rigore nettissimo. Ma le immagini non ti possono indicare la forza che c’era in quella pacca. Non è più possibile tornare indietro: servono però degli adeguamenti”.