Stefano Pioli, allenatore della Fiorentina, ha così parlato ai microfoni di DAZN: “La Fiorentina mi ha chiamato nel momento giusto, volevo tornare, non potevo che accettare questa offerta. Capisco che il mio arrivo abbia portato tante aspettative e il pensiero di alzare l’asticella, vogliamo alzare il livello e la competitività, ma questo è l’inizio di un percorso e le cose nel calcio non si costruiscono velocemente. C’è bisogno di lavoro, mi auguro che questi anni ci possano portare dei risultati migliori.
Contento del mantenimento dei giocatori forti, come di Kean, e dell’arrivo di Dzeko, facendo anche degli investimenti economici per Gosens, Fagioli e Gudmundsson, credo che la base sia solida e su questa vogliamo costruire qualcosa di importante. Sarà più facile vedere la difesa a 3 che a 4, ma sarà il campo e il campionato che ci dirà su cosa insistere, cosa modificare, su cosa migliorare, quindi siamo aperti a tutto.
Milan-Fiorentina? Chiaro che sarà una giornata particolare. La prima volta che torno in uno stadio che mi ha regalato tantissime emozioni, vincere lo scudetto con il Milan non mi ha cambiato, ma ha cambiato la percezione di quelli che stanno all’esterno. Ogni allenatore che riesce a raggiungere le aspettative e l’obiettivo che si è prefissato il club è un allenatore vincente, che si salvi o vada in Europa. L’aver vinto porta aspettative, devo stare sotto pressione e fare in modo che il mio lavoro sia di un certo spessore, così da dimostrare che sono un allenatore di livello”.
