Quando Pradè ha deciso di investire 27 milioni complessivi per Roberto Piccoli, in molti hanno storto il naso. Tifosi e addetti ai lavori si sono subito divisi: da un lato chi riteneva eccessiva la spesa per un attaccante con pochi gol alle spalle, dall’altro chi sottolineava come il mercato italiano imponga prezzi alti per i giovani di prospettiva.
Fin qui, però, il campo non ha dato grandi risposte, anzi. In campionato Piccoli ha faticato a imporsi, e anche in Conference League le sue prove sono state complessivamente deludenti. A Mainz, due occasioni sprecate hanno pesato sul risultato e sulla sua fiducia, acuendo il malumore di una piazza che fatica a trovare punti di riferimento in attacco.
Eppure, con l’arrivo di Paolo Vanoli, qualcosa potrebbe cambiare. Il nuovo tecnico viola ha già fatto capire di voler ripartire da entusiasmo e coraggio, due qualità che potrebbero ridare slancio anche a Piccoli. Il tempo, del resto, non manca. Piccoli ha ancora margini di crescita importanti e la sensazione è che abbia bisogno soprattutto di fiducia e continuità. Le prove in cui ha affiancato Kean non hanno convinto, ma il nuovo corso viola potrebbe offrirgli una seconda chance, questa volta con un ruolo più centrale nel progetto tecnico, nonostante il forte scetticismo intorno a lui.
