L’esperto di calciomercato Alfredo Pedullà è intervenuto ai microfoni di Passione Fiorentina su Twitch per commentare tutti i retroscena del calciomercato in casa Fiorentina Ecco le sue parole:
TIFOSI-STADIO “Il problema è trentennale, non lo risolvono. Noi sprechiamo fiato, voce, ma tanto non lo risolvono. È un problema italiano. Questo becero etichettare una tifoseria per questi episodi di pochi singoli, è una cosa assurda. Ma è un problema solo italiano che comprende tutti gli stadi. Da altre parti le stangano e chiudono l’argomento con squalifiche anche di 20 anni”.
RETROSCENA EMPOLI “Tutto nasce da Kouamé, anche se l’epilogo è Zurkowski. Ma tutto è nato dalla storia di Kouamé. La Fiorentina aveva deciso, su richiesta del calciatore, di lasciar andare il centravanti ivoriano. L’Empoli non lo aveva preso fisicamente, ma moralmente lo sentiva già suo. Anche Zurkowski era tutto fatto prima della sfida contro il Twente, tutto fatto. Dopodiché Bajrami te l’ho promesso perchè tu lo vuoi prendere a prescindere di Barak. Quando tutto questo era apparecchiato, Kouamé fa quello che deve fare dimostrando il talento che si era rivelato a Genoa. Poi da lì entra Commisso che toglie dal mercato il centravanti. Da qui, apriti cielo. Nasce un caos di rapporti che sono deteriorate”.
PARISI “La Fiorentina lo chiede in tre situazioni diverse: subito, ora per giugno o direttamente a giugno. Ma l’Empoli rifiuta per la vicenda Kouamé. Inoltre, per gli azzurri Parisi non vale più 10 milioni, ma vale 18 milioni in questo momento per il club di Corsi”.
BAJRAMI “Quello che rimane con il cerino in mano alla fine è Bajrami. Non era incedibile come hanno dichiarato, ma è lecito che rilasciano queste dichiarazioni. Ma Bajrami ha rifiutato il Sassuolo per la Fiorentina, poi non è arrivato nemmeno a Firenze. Morale della favola? Non è andato né a Sassuolo né alla Fiorentina. Perché andato in panchina con il Lecce? Perchè era vicino alla Fiorentina. Perchè è andato in panchina con il Verona? Perchè aveva la testa altrove”.
NASTASIC “Non capisco la gestione, non so cosa sia successo. Ha giocato una partita delicata come il preliminare con il Twente, poi rimane Ranieri che era fuori mentre lui lascia il club. I rapporti con Ramadani sono peggiorati? Non è un dettaglio. I rapporti li vedremo nel futuro, sicuramente a Ramadani non piaceva che Nastasic rimanesse a Firenze. Dopo aver visto che sullo scambio con Nikolau non c’era niente da fare, come avevamo sempre detto, lo ha rescisso e portato in Spagna”.
GOLLINI “La Fiorentina ha preso un portiere che, evidentemente, non era il preferito. L’alternanza è pericolosa. Dopo una prestazione opaca di uno, potrebbe venirti il dubbio di schierare l’altro”.
VOTO MERCATO FIORENTINA “Do un 7 pieno. È stato un mercato intelligente, a tratti geniale con colpi come Barak e Dodò. Per aumentare il voto sarebbe servito un colpo come Bajrami. Ma cosa possiamo dire alla Fiorentina e a Commisso? Niente, hanno fatto quello che dovevano fare e alla fine hanno chiuso anche in attivo. Poi vedremo a gennaio cosa dovranno fare. Ma soprattutto, non ha dovuto pregare nessuno”.
TORREIRA “Torreira ha perso un treno. Giocherà al Galatasaray, ma con tutto rispetto l’Italia è tutt’altra cosa e lui ha perso il treno. Per cosa? Per delle commissioni. Lo stesso discorso vale per Grillitsch. Anche lui ha perso il treno dell’Italia per le commissioni”.
JOVIC “Non mettiamolo subito in croce. Viene da anni di inattività, lasciamolo ambientare a Firenze. Poi fra due mesi ne riparliamo. Spero si sblocchi presto”.
OPERAZIONE MIGLIORE “Barak mi è piaciuto molto. Sai perché? Per le parole di Italiano che sembrava aspettarlo dal 1 luglio. È il centrocampista che garantisce grande affidabilità all’interno della Serie A: fisicità, gol e inserimenti”.