Un pomeriggio da dimenticare in fretta. Merito di una squadra tornata a giocare con leggerezza, senza troppi patemi. Il Monza affonda all’Arechi e abdica momentaneamente le velleità europee, la Salernitana invece si impone con un netto 3-0: i tre punti arrivano forse nel momento migliore, a sei giorni di distanza dallo scontro diretto contro la Sampdoria. La salvezza non sembra essere una missione impossibile, soprattutto se questa è la vera identità della squadra di Paulo Sousa.
Sì alle occasioni, no ai gol: il primo tempo finisce 0-0
Moduli speculari, ritmo alto e lo stesso numero di occasioni. Entrambe le squadre hanno avuto l’approccio corretto a una gara tutt’altro che blindata: nei primi venti minuti i padroni di casa hanno spinto soprattutto con Candreva, tra i più propositivi. La doppia occasione è capitata però a Piatek: l’attaccante polacco ha prima spedito fuori un tocco sotto all’interno dell’area piccola, poi non è riuscito ad inquadrare lo specchio con un bel colpo di testa.
Al di là della lunga pausa dovuta a uno scontro di gioco che ha coinvolto Cragno, Pablo Marì, Caldirola e Daniliuc (coi primi due che hanno avuto la peggio), i ritmi non hanno subito variazioni: i brianzoli sono usciti nella parte finale del primo tempo, ma nemmeno nei sette minuti di recupero concessi per la lunga interruzioni Pessina e compagni hanno trovato la rete del vantaggio.
Il Monza crolla, la Salernitana conquista tre punti vitali in chiave salvezza
I presupposti sono stati confermati anche nel secondo tempo, con la squadra di Paulo Sousa che al 52’ ha sbloccato il match: Coulibaly, sulla sponda di Candreva, si è inventato un tiro a giro dal limite terminato alle spalle di un incolpevole Cragno. La risposta dei brianzoli è stata immediata, ma i granata si sono affidati al solito Ochoa, miracoloso sulla conclusione ravvicinata di Dany Mota.
Il pareggio sprecato ha mandato in blackout la squadra di Palladino, coi cambi poco incisivi e una Salernitana letale in ripartenza: fulmineo il contropiede che ha portato al 2-0 di Kastanos, aiutato anche da una sfortunata deviazione di Pablo Marì che ha facilitato la conclusione di prima intenzione del numero 20. La seconda rete ha abbattuto un Monza con la luce spenta dopo la buona prestazione sfoderata nel primo tempo: poche idee, spesso confuse, ma soprattutto un baricentro basso e una pericolosità dimezzata.
La Salernitana ha invece sfruttato la grinta dei suoi centrocampisti, l’ennesimo recupero palla ha portato alla terza rete di Candreva, abile a gettarsi sulla respinta di Cragno su Piatek. L’unica stonata è stata eseguita proprio dal polacco, che nel finale si è divorato il 4-0 calciando alle stelle a porta praticamente sguarnita. Pomeriggio da incubo per la squadra di Palladino, Pessina e compagni sono stati costretti a terminare la gara in dieci a causa del doppio giallo rimediato da Donati. Lo riporta TMW
LE PAROLE DI PALLADINO SU PAULO SOUSA
Palladino confessa: “Seguo Paulo Sousa da quando allenava la Fiorentina, lavora con ottimi principi”
