Pepito Rossi, Cuadrado, Salah, Joaquin. E poi Pizarro, Aquilani, Neto, Alonso e Savic. Pare che sia passata un’eternità e invece stiamo solo parlando della Fiorentina di neanche due anni fa. Quella delle due semifinali e del terzo quarto posto consecutivo in campionato. Rispetto ad allora – scrive il Corriere Fiorentino – il mondo viola si è quasi stravolto. Sulla destra ora c’è l’eterno incompiuto Tello, mentre il confronto tra il terzino sinistro che fu (Alonso ora è titolare nel Chelsea capolista in Premier) e quelli impacciati di adesso è quasi irriverente. Non è finita qui però: nella Fiorentina un tempo Badelj e Ilicic erano solo riserve, mentre Gonzalo e lo stesso Borja erano più giovani e meno acciaccati. Ne abbiamo abbastanza quindi per parlare di un decadimento tecnico evidente, solo in parte tamponato dalla crescita di Vecino e Bernardeschi e dagli arrivi di Astori e Kalinic. Chi è arrivato, anche l’estate scorsa, per il momento non è stato determinante. E forse non lo sarà mai.