Un dicembre e un gennaio insolutamente molto piovosi hanno costretto a modificare il cronoprogramma degli interventi al Viola Park. Un centro sportivo unico nel panorama nazionale, per l’orgoglio del club che intende far crescere talenti da lanciare nel mondo del calcio. Si estende su una superficie totale di 25 ettari. Con 13 campi da gioco di cui 11 destinati agli allenamenti. Ritardi? Niente paura, i tempi di consegna (24 mesi), saranno rispettati. A meno che non succedano imprevisti clamorosi la Fiorentina a maggio potrà inaugurare la nuova casa e ufficialmente andarci in ritiro a luglio, lasciando la tradizionale ’trasferta’ a Moena. Quel che non ci sarà, quasi certamente, sarà il grande parcheggio che dovrà essere realizzato con la tramvia, e che servirà ai tifosi viola per lasciare le auto. Anche se il Comune di Bagno a Ripoli ha assicurato che troverà il modo di metterci una pezza con parcheggi temporanei.
Sono iniziati anche i lavori alle fognature. Al Viola Park le parti più indietro sono quelle esterne: con la pioggia sono stati infatti privilegiati i lavori al chiuso. Mancano le strade che sono ora viali di fango. Ma il nuovo cronoprogramma scandisce il tempo con precisione svizzera. Non c’è una seconda opzione a quella di finire in tempo. Dunque avanti. Nel cantiere lavorano tra i 200 e i 250 operai al giorno. Si è già pagato il dazio dei rincari e dei ritardi per carenza di materie prime: in particolare dell’acciaio. E se il tempo dovesse giocare brutti scherzi saranno organizzati doppi turni nelle giornate col cielo sereno. Lo scrive La Nazione.
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