C’è Piccioli al centro sportivo. Piccioli che poi è il manager di un bel pacchetto di giocatori, fra i quali – volendo scorrere la questione in salsa viola – spicca Joao Pedro, attaccante del Cagliari già accostato (con forza) alla Fiorentina prima del Natale scorso. E soprattutto prima che Barone e Pradè chiudessero le operazioni Cabral e Piatek.Dunque, sono forse da mettere in conto novità? Il blitz del procuratore della punta, per la verità, sarebbe da registrare come normale confronto con il club, per questioni che si spingono oltre la tentazione di trattare Joao Pedro (classe 1992), ma è chiaro che la posizione contrattuale della punta del Cagliari (accordo in scadenza nel giugno del 2023) può rappresentare uno spunto essenziale per far partire un discorso più che interessante in chiave mercato.
Sono questi, fra l’altro, i giorni in cui la Fiorentina sta accendendo i riflettori su quanto si potrà (o vorrà) fare con Piatek. Per il polacco servono 15 milioni per fare scattare la clausola del riscatto, ma è ormai chiaro che prima di dare l’ok a un investimento di questo tipo, i dirigenti viola si vogliono guardare attorno.E poi, rimanendo sulla questione bomber, non sono da trascurare le relazioni che ha presentato Burdisso ai suoi colleghi di mercato, relative ad Agustin Alvarez del Penarol. Classe 2001, il centravanti con passaporto dell’Uruguay, ha ancora una valutazione possibile che potrebbe facilitarne l’arrivo in Europa (11 milioni). E la Fiorentina c’è. Lo scrive La Nazione.
Piatek o Cabral a Napoli? Italiano non ha ancora deciso ma il brasiliano sembra in vantaggio