Una volata finale da protagonista. E’ quella che punta a realizzare Albert Gudmundsson, tornato a pieno titolo tra gli uomini chiave della Fiorentina tornata a guardare a testa alta il futuro prossimo. Lo avrebbe voluto fare dall’inizio della stagione. Ma per tanti motivi, non è stato possibile. Il passato, in ogni modo, si ricorda se è felice; si tiene ben a mente se è stato avaro di soddisfazioni come stimolo per rimettersi in piedi.
Il sorriso è ancora quello vispo da ragazzino, ma la personalità è da uomo navigato. Uomo determinante di razza, capace di apparire e scomparire dalla partita con disarmante facilità, sapendo quando sia il momento di lasciare il segno, soprattutto contro le squadre di prima fascia. Se i numeri valgono qualcosa e gli scaramantici girano lo sguardo, Albert affronta le sfide, faccia al vento, come gli uomini del nord, profondo nord, sanno fare. E Gud non sfugge a questa regola. La Juventus è sempre stata la sua vittima preferita, in termini di gol; dal suo primo in assoluto in Italia (era il 2022) all’ultimo sempre contro i bianconeri, sue vittime preferite (tre reti in totale). Alle big, però mancano l’Inter e soprattutto l’Atalanta che domenica arriverà al ‘Franchi’ per quella che si delinea come la ‘partita dell’Europa’. E lui vuole interrompere questo digiuno, senza pensare al futuro. Quello può attendere.
Come la situazione contrattuale con il Genoa. Ora ci sono altre priorità e non bisogna perdere energie preziose. Ci sarà tempo per affrontarla e di affrontare un altro round della vicenda extra calcio che lo vede coinvolto. Ora c’è l’Atalanta: la priorità. Gud, il suo futuro in viola sarà la chiave delle ultime partite della stagione. Lo scrive La Nazione.