Contro il Genoa, in ogni caso, Vanoli sembra intenzionato a ripartire dal 3-5-2 e da alcuni «big» rimasti a riposo giovedì in Germania: è il caso di De Dea, che tornerà a presidiare i pali, ma anche Gudmundsson in attacco. L’islandese, dopo quattro giorni passati in patria per le ben note vicende legali che lo riguardano da oltre un anno, ha convinto in due allenamenti Vanoli a partire dal 1′, forse anche perché contornato dall’aura del grande ex della sfida (in rossoblù per Gud 87 presenze e 31 gol prima del passaggio in viola). Per il resto della formazione, la sensazione è che in difesa verranno riproposti i tre interpreti visti a Magonza (Pongracic, Marí e Ranieri) mentre in mediana resiste almeno un dubbio.
Non sulle fasce, dove Dodo e Fortini sono sicuri di un posto (Gosens è ancora fuori per problemi fisici e si rivedrà dopo la sosta) ma al centro: Nicolussi Caviglia dovrebbe essere confermato in cabina di regia, con Mandragora alla sua destra e uno tra Fagioli (in vantaggio) e Sohm dalla parte opposta. Anche ieri, come venerdì, l’allenatore prima della seduta sul campo ha voluto parlare a lungo alla squadra: anche la testa, oggi, dovrà fare la sua parte. Lo scrive La Nazione.
