
Il 4-3-3 non si tocca. Scelta giusta? Di certo, per un allenatore credere, battersi e portare avanti un modulo tattico (il suo, personalissimo, modulo tattico) rappresenta da sempre una sfida contro tutto e contro tutti. Sfida bella, sfida vincente, sfida che però, quando l’ingranaggio – e può succedere – s’inceppa un po’, rischia di trasformarsi in un concetto più complicato da difendere.
Così il 4-3-3 di Italiano bello e sorprendente nella scorsa stagione, oggi appare un po’ più stagionato e forse prevedibile agli occhi degli avversari. Da qui la voglia (almeno quella della critica e di gran parte dei tifosi) sarebbe quella di vedere Italiano lesto a smazzare un po’ le carte e calare sul piatto se non un modulo diverso diciamo un 4-3-3… alternativo, dove la spinta offensiva possa magari alleggerire il lavoro esclusivo degli esterni e favorire la presenza dei due centravanti. Lo scrive La Nazione.