
Se la Fiorentina aveva vinto solo due partite su nove contro le prime della classe un motivo doveva evidentemente esserci. Cosa sta succedendo? Come spesso avviene la risposta più semplice è anche quella che più si avvicina alla verità. La Fiorentina ha un gioco, ha una sua identità e affronta alla pari tutte le avversarie. E’ una squadra brillante e ha un bel bottino di punti in più rispetto allo scorso anno. Però fatica a metterla dentro. La tattica è importantissima, è sull’identità di gioco che si costruisce una squadra, ma se il copione viene interpretato da attori che faticano a finalizzare, la Fiorentina rischia di restare un’incompiuta.
A questo punto, almeno in chiave futura, diventa necessario alzare l’asticella, anche perchè c’è la sensazione che questa squadra stia già viaggiando a 100 all’ora, quasi al massimo delle proprie possibilità. Andare oltre sembra sia difficile e per farlo servirebbero almeno 2-3 innesti di alta qualità, gente esperta, cinica, di carattere. Potrebbe essere un ragionamento da incontentabili, è vero. In fin dei conti la Fiorentina è uscita da San Siro con un bellissimo pareggio, che non pregiudica neppure la corsa all’Europa. Ma per puntare in alto, Italiano docet, bisogna guardare sempre al massimo obiettivo. Commisso e Barone, voi che ne pensate? Lo scrive La Nazione oggi in edicola.
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