«Per cambiare serve anche trovare il timing giusto». Parola di Paolo Vanoli dopo la sconfitta di Bergamo. E il tempo per provare novità è effettivamente arrivato subito. Ora o mai più ha pensato il tecnico della Fiorentina. Per una questione semplice: da qui alla fine dell’anno questa è l’unica settimana intera per poter lavorare sui nuovi aspetti tattici. Per la verità qualche prova è stata fatta anche la scorsa settimana, ma da martedì si è entrati nel vivo con una serie di doppie sedute propedeutiche a proporre un sistema di gioco nuovo già da sabato contro il Sassuolo.
La strada è tracciata, anche se ancora rimane qualche dubbio su come sarà schierata la Fiorentina dalla metà campo in avanti. Ma tutto sommato poco cambierà tra un modulo e l’altro. Il ritorno alla difesa a quattro è la base sulla quale costruire la rinascita. Sugli interpreti vedremo, di certo la linea a protezione di De Gea prevederà quattro elementi. Contro il Sassuolo mancherà Pongracic per squalifica. Pochi dubbi, Comuzzo (molto più a suo agio da centrale) e Ranieri sembrano in netto vantaggio su Pablo Marí, più esperto di linea a tre, ma comunque adattabile. Dodo dovrebbe agire da terzino destro, Parisi sul fronte opposto. Questo perché l’intenzione è quella di creare una doppia catena con quattro esterni. In caso di 4-2-3-1 gli interpreti del tridente sulle corsie alle spalle di Kean sarebbero infatti Fortini e Gosens. In caso di 4-4-2 (o 4-4-1-1), questi ultimi agirebbero sulla linea dei centrocampisti. In questo momento a farsi preferire per giocare in mediana sono Mandragora e Sohm. Vanoli ricerca fisicità, anche perché Fagioli e Nicolussi Caviglia stanno palesando difficoltà.
Il sistema di gioco li può comunque prevedere (più l’ex Venezia, per caratteristiche, mentre Fagioli è considerato più una mezzala di palleggio), ma oggettivamente partono indietro nelle gerarchie. In attacco Vanoli ha diverse possibilità, al netto di esterni offensivi che non ci sono. Da qui l’idea di alzare Fortini e Gosens, il primo con una discreta potenzialità realizzativa, il secondo l’ha già dimostrata nel corso della carriera. Se questa sarà la strada dei prossimi mesi la Fiorentina dovrà reperire sul mercato almeno un paio di esterni offensivi. Ma questo è un altro tema. Per adesso toccherà andare soprattutto per vie centrali. Gudmundsson e Fazzini possono agire dietro a Kean, che con il 4-4-2 può continuare anche a giocare al fianco di Piccoli. Le prove al Viola Park vanno avanti. Ancora due giorni preziosi di allenamenti prima del test contro il Sassuolo. Con la speranza che le nuove idee tattiche possano rivitalizzare davvero la Fiorentina. Lo riporta La Nazione.
