La nuova vita di Edoardo Bove è iniziata ieri alle 7,30 a Careggi, quando nel reparto di Emodinamica gli è stato impiantato il defibrillatore sottocutaneo. Ora il giocatore della Fiorentina, 22 anni, conta i giorni per tornare a casa. Senza l’apparecchio salva-vita, non avrebbe potuto lasciare l’ospedale. Il ragazzo è stato sempre informato dallo staff medico che lo ha preso in cura alle 18,30 di due domeniche fa, dieci minuti dopo che era crollato in campo per un malore e poi aveva avuto un arresto cardiaco in ambulanza, subito defibrillato grazie al Dae.
Ora per Bove inizia un periodo di riposo a casa, e siamo sicuri che non veda l’ora di andare a trovare i compagni al Viola Park. Tra domani e sabato sarà dimesso da Careggi. Fare adesso qualsiasi altra previsione sul futuro (sportivo e non) è inutile, perchè si attendono i risultati dei test genetici: dovranno stabilire se la lesione al ventricolo sinistro dipenda da un esito cicatriziale dovuto alla miocardite post Covid del 2020, o se invece si sia in presenza di una cardiomiopatia di origine genetica, come quella aritmogena. Stop. Chi si vuol spingere oltre rischia di scrivere cose inesatte o campate in aria. Lo scrive La Nazione.
3 commenti su “Nazione: “Bove, da capire se la lesione dipende da una cicatrice oppure da una cardiopatia genetica” ”