Intervenuto come ospite a Passione Fiorentina su Twitch, Niccolò Cannone, seconda linea della Nazionale Italiana e del Benetton, ha parlato della sua esperienza al Franchi durante Fiorentina–Salernitana e della partita di sabato contro la Nazionale australiana.
RUGBY AL FRANCHI “È un sogno poter giocare al Franchi. Ci ho già giocato, ma era senza pubblico, non è la stessa cosa. Sabato sarà il vero esordio al Franchi e il fatto di farlo con mio fratello lo rende ancora più speciale”.
DOVE È NATA LA PASSIONE PER IL RUGBY ”Vengo da una generazione di portieri. Non abbiamo mai avuto passione per il rugby in famiglia. Ho giocato 9 anni a calcio, ma poi ho cambiato perché mi hanno fatto 2 sinistri (ride, ndr). Poi ho iniziato con il rugby. La stazza l’ho sempre avuta. E a 14 anni ho iniziato a giocare. Ero in ritardo rispetto i miei compagni”.
CARRIERA ”Ho esordito che avevo 21 anni appena compiuti. A 17 anni ero già nella selezione Under18 della Nazionale con la quale ho fatto diverse tournée. La mia società è l’Isolotto, lì è iniziato tutto. Poi ho giocato nel Petrarca, dove ho vinto lo Scudetto. Ed ora sono alla Benetton Treviso”.
ALLENAMENTO “La nostra giornata inizia le 7 e finisce alle 15 al campo. Abbiamo un lavoro fisico importante, tutti i giorni abbiamo palestra e facciamo un sacco di stretching. Ovviamente ogni tanto scarichiamo, ma la costanza fa la differenza. Ma il vero lavoro avviene soprattutto fuori dal campo. Il rugby è uno sport pieno di regole”.
REGOLAMENTO ”Ogni anno ci cambiano delle regole. Per esempio ora si guarda tanto la tutela del giocatore. Ma non solo, vengono messe regole per dare più spettacolo ed evitare i tempi morti”.
SACRIFICIO ”Una vita di sacrifici. Adesso non mi pesano, prima un po’ di più. Soprattutto a 16-17 anni. Mi pesava il fatto di giocare la domenica e di non poter fare le serate del sabato con gli amici. Per questo devo ringraziare anche i miei genitori che, sia a me che a mio fratello, non ci hanno mai permesso di andare a bere fuori perché avevano tanta fiducia nei nostri mezzi. Li ringrazio”.
FAIR-PLAY RUGBY ”Non è soltanto una voce che gira, è tutto vero. Non esiste settore ospiti, si guarda la partita tutti insieme e ci si ritrova al bar tutti insieme. Non esistono malelingue tra le varie tifoserie. È uno sport con sani principi, anche all’interno delle squadre stesse. Rispettiamo tutti i membri dello staff, dal giocatore al magazziniere. La parola rispetto è quella che rispecchia di più questo sport”.
SALERNITANA “È stata incredibile l’esperienza al Franchi. Ci hanno fatto entrare nella zona Vip, è stato incredibile perché passare in mezzo ai tifosi che ci guardavano. Fino a poco tempo fa ero io a girare con la sciarpa della Fiorentina ed ora ero dall’altro lato. Abbiamo avuto la fortuna di conoscere Joe Barone e Rocco Commisso, li staccavamo di 50 centimetri l’uno (ride, ndr). Abbiamo incontrato anche i giocatori, mi sono presentato a Sottil. Abbiamo visto benissimo la partita, ci siamo divertiti, è sempre bello sentire i cori della Fiesole. E lo ammetto, io sono più tipo da curva”.
TIFOSI VIOLA ALL’INTERNO DELLA NAZIONALE ”Siamo in cinque a tifare la Fiorentina nello staff della Nazionale. Neanche a farlo apposta”
GESTIONE FIORENTINA ”Penso che ci sia sempre da crescere, ma non mi soffermo a parlare dell’aspetto tecnico. Per il resto penso che si sia fatto un bel lavoro, ma si può fare sempre di più. La squadra si sta riprendendo. Ieri mi è piaciuto l’ingresso di Terzic, Jovic e Saponara”
GIOCATORE PREFERITO ”Bonaventura”.
CRISTIANO RONALDO-MESSI NEL RUGBY “I Cristiano Ronaldo e Messi degli ultimi 15 anni è Micheal Bradley. È il mio idolo, oltre a giocare nel mio ruolo. Un altro dei giocatori più forti è Lukhanyo Am del Sud Africa. Tra gli italiani, invece, Alessandro Zanni. È stato uno dei calciatori più forti e decisivi”.
MOMENTO PIÙ BELLO FIORENTINA “A 9 anni avevamo portato la mia bis nonna di 93 anni allo stadio, in Maratona. Era tifosissima viola, aveva la stanza tutta viola. Anche lei fissata con Batistuta e Olivera. La partita si vinse, ma non ricordo con chi”
PAZZIA PIÙ GRANDE PER LA FIORENTINA “All’esordio con la Nazionale al Millenium. Nel terzo tempo della partita c’erano tutti i vertici del Sei Nazioni. Agli esordienti veniva chiesto di cantare davanti a tutti. Bene, io ho cantato l’inno della Fiorentina”.
PARTITA PIÙ DIFFICILE “Più difficile la mia con l’Australia o quella della Fiorentina con il Milan? La mia, e nemmeno di poco”.
SOGNO CON L’ITALIA “Con il club sarebbe vincere il campionato, durissima però ci spero tanto. Con la Nazionale sarebbe giocare il Mondiale e arrivare ai 100 caps, difficilissimo. Ma è il sogno di ogni italiano”.
RISPARMIO PRIMA DI UNA COMPETIZIONE “Per me non c’è nessun risparmio. Mancherei di rispetto ai compagni. Non mi risparmierei, più ci pensi peggio è. Non andrei mai al mio 60%.”
4-2 JUVE “Si è goduto tanto”