
Milenkovic, il capitan futuro della squadra viola dopo aver rinnovato il contratto nelle settimane scorse fino a giugno 2027. Non chi ha fatto e sta facendo di tutto per rientrare dall’infortunio all’adduttore destro rimediato durante la partita contro la Juventus del 3 settembre, che gli ha fatto saltare i successivi quattro impegni con oggettive conseguenze per Biraghi e compagni (una vittoria, un pareggio e due sconfitte).
Come dicono poi altri numeri: nelle sei gare con il centrale serbo in campo, la Fiorentina ha subìto quattro gol alla media di 0,66, mentre nelle cinque in cui è stato assente (al conto di cui sopra va aggiunta in precedenza la trasferta di Udine, con sconfitta per i viola, dove il problema al muscolo della coscia stava già intervenendo con i sua effetti negativi) i gol al passivo salgono a sette e la media balza a 1,4. Non solo per questo (aggiungiamoci leadership, peso specifico in area, marcatura sull’avversario), ecco perché Milenkovic è necessario per Italiano e perché la rincorsa e il recupero, certificati dal rientro in gruppo fin da martedì, portano a credere che l’ex Partizan si riprenderà il comando del reparto arretrato del- la Fiorentina a Bergamo. Lo scrive il Corriere dello Sport.
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