La Fiorentina ha chiuso il suo primo colpo di mercato, si tratta di Edin Dzeko che si unirà a parametro 0 al club viola Giovedì dopo aver svolto le visite mediche. Dzeko non ha bisogno di troppe presentazioni, si tratta di un attaccante che ha segnato 369 goal in carriera di cui 107 in Serie A ed anche per questo è considerato uno degli attaccanti più forti della sua generazione non che il miglior calciatore Bosniaco di sempre.
Un calciatore di assoluto livello e personalità che può dare tanto alla rosa della Fiorentina, sia per caratteristiche che per carisma ed esperienza, l’unico dubbio per molti è quello legato alla carta d’identità. Infatti l’attaccante Bosniaco compirà 40 anni il prossimo anno, non pochi per un calciatore professionista, ma la sua ultima stagione può scacciare via anche questi pensieri. Infatti al Fenrbahce è sceso in campo 53 volte, segnando 21 goal e mettendo a referto anche 8 assist; il tutto in 3262 minuti pochi in meno di quelli giocati da Kean alla Fiorentina. Inoltre è un calciatore che è sempre stato integro, anche l’anno scorso ha saltato solo 1 partita per infortunio.
Poi se tutto andrà come spera la Fiorentina Dzeko verrà a Firenze per fare l’alternativa a Kean, o al massimo per fargli da spalla dato che i due hanno caratteristiche molto diverse. Se Kean è un attaccante mobile che ama attaccare la profondità, Edin al contrario è un 9 classico: molto statico, forte nei duelli aerei, abile nelle sponde e nel far salire la squadra per poi buttarsi in area di rigore. Proprio per questo può dare alla Fiorentina le caratteristiche che sono mancate la scorsa stagione soprattutto quando si trattava di forzare squadre che si chiudevano a riccio.
C’è chi vede nell’acquisto di Dzeko una mancanza di progettualità e di visione da parte della Fiorentina, chi crede che la Fiorentina abbia bisogno di acquistare giovani di prospettiva e farli crescere, ma in questo caso potrebbe essere un errore. Perché Kean se resta avrà sicuramente ampio minutaggio e un ruolo centrale nella Fiorentina, prendere un giovane per farlo giocare senza continuità e con il peso di dover sostituire Kean vorrebbe dire non farlo crescere bene e rischiare di bruciarlo. Al contrario Dzeko non ha di questi problemi, ed inoltre sarà allenato da Pioli, un allenatore che agli attaccanti con quelle caratteristiche e con tanta esperienza ha ridato una seconda giovinezza, per informazioni chiedere a Giroud e Ibrahimovic.
Speriamo che a Firenze Dzeko regali il suo personalissimo canto del cigno, l’ultima grande perla di una carriera destinata a restare comunque vada nella storia del calcio, per i goal segnati, per la personalità e per la classe con cui si muove sul campo da calcio