Claudio Lotito, presidente della Lazio e senatore di Forza Italia grazie alle elezioni del 25 settembre, è stato uno dei protagonisti dell’approvazione della norma sulla rateizzazione dei versamenti fiscali nell’ambito della legge di Bilancio.
La politica si è divisa. Meloni ha detto: nessun regalo. Renzi ha parlato di un favore ai club di Serie A.
«Nessun regalo, fare demagogia è facile, ma le questioni in campo sono serie e con serietà andavano affrontate. Il premier ha giustamente spiegato e difeso le misure adottate, sfidando le strumentalizzazioni. E devo ringraziare il presidente Berlusconi per la sua sensibilità sui temi dello sport, più volte dimostrata in tutti questi anni e anche in questa occasione. E con lui tutto il gruppo di Forza Italia e la capogruppo Ronzulli per aver lavorato per risolvere questa problematica. Non c’è nessun aiuto a fondo perduto, neanche un euro. Non c’è nessun regalo. Tutto verrà versato nelle casse dello Stato, addirittura con una maggiorazione del 3%. La sospensione di quei versamenti aveva come logica conseguenza la loro rateizzazione. Il pagamento in 60 rate è già previsto per tutti i contribuenti che non hanno pagato. Ma la situazione in questo caso era diversa».
Presidente, quale può essere la richiesta numero uno del mondo del calcio allo Stato?
«Gli stadi. Siamo il Paese della burocratizzazione. Perché non pensare a un sistema commissariale centrale che prescinda da interessi particolari e corporativi del territorio?». Lo scrive La Gazzetta dello Sport.
Pedullà: “Gollini non torna all’Atalanta perchè Gasperini non vuole vederlo nemmeno in cartolina”