
Il motto di inizio stagione, che Vincenzo Italiano aveva scalfito nella testa dei suoi giocatori, era stato: «Difendere bene e attaccare benissimo». Due aspetti complementari sui quali la Fiorentina ha a lungo lavorato ma che in questa fase di stagione (dove la squadra ha raccolto dieci punti nelle ultime cinque gare, terzo miglior rendimento insieme alla Lazio) stanno vedendo privilegiata la fase difensiva, che anche nell’ultimo turno contro il Bologna è stato l’elemento chiave per blindare un successo mai così prezioso, che ha permesso a Biraghi e compagni di restare attaccati al treno-Europa. Grazie alla vittoria per 1-0 contro i rossoblù, oltretutto, la Fiorentina è riuscita a migliorare anche il dato dei suoi clean sheet, ovvero le gare concluse senza subire gol.
Anche contro il Bologna, la prova di Igor (e chi, sennò) è stata infatti pressoché perfetta: il 90% dei passaggi riusciti, dietro solo al match-winner Torreira, addirittura dieci recuperi e uno sprint in velocità di 32,9 km/h. Facile a dirsi, un po’ meno a metterlo in pratica quando sei alto 1,85 m e hai un fisico da culturista da quasi 90 kg. Anche sul brasiliano però Vincenzo Italiano ha vinto la sua personale scommessa, facendo del centrale un punto di riferimento imprescindibile (a giudizio del tecnico Igor è il giocatore più bravo nel far ripartire l’azione in verticale) e prendendosi anche la responsabilità di spedire in panchina un investimento a doppia cifra come Martinez Quarta. L’Igor-mania, a Firenze, è già iniziata. Lo scrive La Nazione.
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