Riccardo Cappato, direttore del Centro di Aritmologia ed Elettrofisiologia dell’Irccs di Sesto San Giovanni e detentore del brevetto del defibrillatore sottocutaneo, quello impiantato al giocatore viola, queste le parole a La Nazione: “Sarebbe utile riconsiderare l’effettiva utilità del divieto imposto ai calciatori con un potenziale aritmogeno diverso: anche dopo un arresto cardiaco come quello che ha colpito Bove tornare a praticare attività sportiva è possibile: la storia di Eriksen ce lo dimostra”.