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La quiete dopo la tempesta: Vanoli adesso ha 11 giorni per mettere a posto i danni lasciati da Pioli

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La quiete dopo la tempesta: Vanoli adesso ha 11 giorni per mettere a posto i danni lasciati da Pioli

Andrea Pagni

10 Novembre · 13:21

Aggiornamento: 10 Novembre 2025 · 13:22

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Si è conclusa con la partita di ieri terminata per 2-2 a Genoa una settimana di fuoco per la Fiorentina. Infatti sembra passata una vita dalla sconfitta casalinga subita a Lecce ma sono passati a malapena 7 giorni. Una settimana in cui è successo di tutto, dal fischio finale in poi si è scatenata la tempesta. A partire dai tifosi che sono andati a protestare sotto la tribuna a partita finita. Poi la Fiorentina che si riunisce al Viola Park in ritiro con l’esonero di Pioli che sembra imminente. Da lì in poi inizierà un vero e proprio caos in società.

Prima i 2 giorni di trattativa per la buonuscita di Pioli, poi in attesa dell’esonero le prime voci: Galloppa si poi Galloppa no. Poi l’affaire D’Aversa, con l’ex tecnico dell’Empoli che sembrava ad un passo e poi è saltato per i malumori della piazza. Infine Galloppa nominato ad interim per 2 partite, poi ridotta ad 1 sola perché si era già trovato l’accordo con Vanoli, nel mentre un tentativo di convincere Palladino a tornare. In tutto questo c’è stato il balletto sul DS che doveva arrivare dopo l’allenatore, poi sembrava dovesse arrivare prima del mister e infine l’ennesima promozione interna di Goretti. In tutto questo il calcio giocato con la sconfitta allo scadere a Mainz e il pareggio a Genova. Una vera e propria tempesta che ha colpito i tifosi, la Fiorentina e chi come noi ha il piacere di raccontarla.

Ma adesso dopo la tempesta arriva la quiete. Con la pausa nazionali che in qualche modo allontanerà i riflettori dalla Fiorentina che con tranquillità e un po’ di pace avrà l’obbligo di lavorare sodo. Vanoli infatti avrà 11 giorni, quelli che separano la ripresa degli allenamenti fissata a Mercoledì alla prossima partita, per provare a mettere a posto il disastro lasciato da Stefano Pioli. Che è andato via ma che ha lasciato dei pesanti strascichi sulla squadra e l’ambiente. Il primo lavoro è quello fisico: lo hanno detto a chiare lettere sia Piccoli che Vanoli, questa squadra è indietro fisicamente. Per questo il nuovo mister ha fissato doppia seduta ogni giorno durante questa sosta. Le parole di Piccoli sono eloquenti: “Siamo indietro fisicamente, in questi 15 giorni il mister ha detto che ci farà patire le pene dell’inferno, ma noi siamo contenti di questo.”

Segnale inequivocabile di come la squadra abbia sofferto la condizione atletica in cui si ritrova. Inaccettabile che un allenatore come Pioli con tutte le tecnologie che ci sono oggi per monitorare la condizione fisica dei calciatori abbia ridotto una squadra in questo stato. Con 3 milioni di euro di stipendio questo sarebbe il minimo indispensabile, invece c’è una rosa costretta a fare una sorta di mini ritiro a metà Novembre. Con il rischio che questo vada ad impattare sulle prossime partite. Uno scandalo che è bene sottolineare.

Poi Vanoli dovrà pensare sistemare la testa dei suoi calciatori. Una squadra fragile e impaurita che pensava di fare tutto un altro campionato ed invece si trova ultima. Ieri Vanoli è stato chiaro: “Devo far capire ai miei calciatori dove sono, prima giocavano come se dovessero andare in Champions League, ma c’è da sgomitare.” Segnale chiaro, la squadra si deve calare nella realtà della lotta salvezza. Infine c’è il discorso tattico, in 11 giorni Vanoli dovrà far passare le sue idee di gioco ai calciatori, questo paradossalmente è il lavoro più semplice. Per mettere la Fiorentina in campo con più raziocinio rispetto a quanto fatto da Pioli basta veramente poco, già nelle ultime 2 si sono visti dei piccoli segnali di vita da questo punto di vista.

Insomma adesso dopo la tempesta c’è la quiete. Una quiete in cui la Fiorentina ritroverà Gosens e Kean e speriamo convinzione ed idee. Ad attenderci c’è una delicata partita. Quella contro la Juventus, che è forse è un bene che arrivi adesso. Per quanto difficile come partita sono quelle sfide che ti fanno mettere da parte i problemi e ti danno energie extra. Per vincere serve l’impresa, ma una di quelle titaniche, ma se ci riesci possono arrivare energie, convinzioni ed entusiasmo. Per riuscire in ciò però Vanoli deve sfruttare al massimo questa sosta per sistemare tutti i danni lasciati da Pioli

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