Seconda finale consecutiva, un bivacco nel cielo alto d’Europa di grande prestigio. I viola sono saliti sull’Olimpo come nella mitologia fanno gli eroi greci che sfidano gli dei: superando i propri limiti umani, combattendo il destino imponendo il proprio ingegno. Il destino sembrava ancora una volta mettersi contro i ragazzi di Italiano con tre pali colpiti. Ma la Fiorentina ha tirato dritto senza deprimersi con orgoglio e personalità, confidando nella sua vera ricchezza: il gioco. Il rigore di Beltran è stato il timbro della superiorità mostrata in campo. Ora tutti ad Atene per il vello d’oro da dedicare a Joe Barone. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.