Moise Kean ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Bruno per parlare di questi primi giorni da nuovo giocatore della Fiorentina. Ecco le sue parole:
“Mi trovo bene, Firenze è un’ottima città ed i compagni mi hanno accolto bene. Non vedo l’ora di iniziare con questi nuovi colori.
Palladino? Lavora tanto sul campo e pretende tanto da noi. Lavoriamo duro per avere buoni risultati.
Cosa mi chiede il mister? Lui ci sta chiedendo tanto di muovere il pallone e toccare spesso la palla per tenere vivo il gioco.
Il mio gol in amichevole? Era importante avere i primi minuti in tasca e mettere minuti nelle gambe per fare vedere che sei pronto al campionato.
Le mie esperienze? Sono stato fortunato per aver giocato in Premier e Ligue 1. Ho iniziato presto e mi sento fortunato di avere questa esperienza per avere giocato in squadre importanti.
Adesso ho un ruolo centrale? Le pressioni sono altre e sono qui per dimostrare e giocare a calcio e dare il meglio per la Fiorentina.
“Un obiettivo? Non è ancora iniziata la stagione ma sono assolutamente positivo. Siamo un ottimo gruppo ed ho fiducia nella squadra”
Il rapporto con gli altri? Vado d’accordo con tutti ed alcuni già li conoscevo come Biraghi, Sottil e Ranieri. Siamo tutti giovani e ci troviamo tutti bene.
I miei record? Alla fine i record se li ricordano in pochi, spero di romperne altri.
Le finali perse dalla Fiorentina? Adesso sono cose passate e bisogna fare sempre di più. Spero che con questa maglia di poter dare il mio contributo.
Cosa devo migliorare? C’è sempre da migliorare, tutti i giorni si migliora e ci alleniamo per questo.
C’è l’idea di fare le radici a Firenze? Il futuro non la nessuno. Io penso solo a giocare a calcio e lavorare duro.
Le esultanze? E’ una delle cose più belle del calcio. Sono giovane e non perdo mai il sorriso, mi diverto come un ragazzino ad esultare.
I social? A fine giornata stai nel letto e guardi un po’ tutto, le notizie ecc…Un tempo non c’era, per ora è un passatempo.
Sulle critiche sul bersaglio alla presentazione? Era un gioco per i bambini ed ho lasciato vincere loro per farli felici perchè era giusto, se la gente la prende in un altro modo non è un mio problema.
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