Strana vita da bomber, questo inverno la Fiorentina per avere un deterrente importante aveva fatto firmare a Kalinic una clausola liberatoria della bellezza di 50 milioni di euro. Salvo poi il fatto che per resistere all’attacco arrivato puntualmente dalla Cina era stato proprio il giocatore a porre il no definitivo. Così la Fiorentina, per metà felice e per metà disperata, aveva sì salvato il suo centravanti ma anche perso l’occasione più grande di realizzare una plusvalenza oceanica. Nel frattempo la valutazione è quasi dimezzata. A conferma che talvolta certe occasioni sono come i treni, o li prendi al volo oppure devi aspettare il prossimo.
Per ora nessuna offerta: si parlava del Porto, in caso di arrivo di Sousa come nuovo allenatore, ma c’è stato il sorpasso di Conceiçao e i lusitani avrebbero proposto 15-18 milioni. In attesa di offerte dalla Germania, dalla Roma. Piaceva a Spalletti, quindi occhio all’Inter. Così come al Napoli, ma ora i tempi sembrano cambiati. In generale, la Fiorentina è pronta a trattare, anche per 30-35 milioni. Ora la permanenza non è contemplata: la Fiorentina ha bisogno del suo sacrificio, anche perché intende lanciare alla grande Babacar.
Corriere dello Sport Stadio.