Ciccio Graziani è intervenuto al Pentasport di Radio Bruno per ricordare Aldo Agroppi, ex allenatore tra le altre della Fiorentina scomparso questa mattina all’età di quasi 81 anni. Queste le sue parole:
“Aldo era il mio fratello più grande, quando sono arrivato al Toro mi ha preso sotto la sua protezione e mi ha fatto capire tante cose. Ogni tanto mi tirava le orecchie, andavo spesso a casa sua a mangiare. Quando si tornava da alcune trasferte lui ci faceva andare a casa sua a mangiare, anche se era tardi, e sua moglie Nadia si faceva in quattro. Era un personaggio divisivo, o lo amavi o lo odiavi. Era un po’ troppo diretto, io glielo dicevo sempre, ma lui diceva che era fatto così.”
“Aldo era caduto in depressione, io lo volevo vedere sorridere, cercavo di stimolarlo perché lo vedevo troppo triste. Vi racconto un aneddoto. Quando andai a Torino guadagnavo 12 milioni di lire a stagione, appena arrivai mi recai subito in una concessionaria per prendere una Porsche. Il giorno dopo andai al Filadelfia e Agroppi chiese di chi fosse il Porsche grigio parcheggiato fuori. Io risposi che era mio e mi diede dello scemo, del pazzo. A fine allenamento mi prese e mi portò a restituire la macchina, e se la prese anche col concessionario che me l’aveva venduta. Poi gli chiese una 500 e io quindi presi quella pagando una stupidaggine. Durante questa scena ero lì zitto in un angolino, avevo timore, fece tutto lui. Mi diceva che se gli avessi dato retta sarei diventato un grandissimo giocatore.”
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