L’ex giocatore della Fiorentina, Ciccio Graziani, ha parlato dei problemi della squadra viola alla vigilia della sfida contro il Verona, queste le sue parole a RTV39:
«Si dice spesso che vincere aiuti a vincere, e il successo contro la Dinamo ha sicuramente restituito fiducia, oltre a rimettere in carreggiata la classifica europea: con altre due vittorie si può puntare alle prime otto posizioni, quindi nulla è precluso. Ora però è fondamentale risalire anche in campionato. Non parlerei però di una partita decisiva in senso assoluto: restano ancora 24 gare, un numero importante, e sono convinto che alla lunga i reali valori della Fiorentina emergeranno. È una sfida molto importante, questo sì, ma va curato soprattutto l’aspetto mentale oltre a quello tecnico. Se fossi l’allenatore, oggi avrei portato la squadra al cinema per staccare: arrivare alla partita con troppa ansia può diventare un problema. Bisogna restare concentrati, ma senza consumare energie nervose in anticipo, altrimenti si rischia di presentarsi già stanchi».
Kean e Gudmundsson titolari?
«L’auspicio è che la fiducia ritrovata grazie ai gol possa avere continuità. Domani Vanoli deve ripartire sicuramente da loro due. Il Gudmundsson visto a Firenze, però, non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello di Genova, capace di trascinare la squadra con accelerazioni e giocate decisive: in viola lo abbiamo visto così solo a sprazzi. Ci auguriamo che prima o poi riesca a prendersi la scena anche qui, perché finora il rendimento è stato al di sotto delle aspettative. Gli vogliamo bene e lo aspettiamo, ma deve svegliarsi, altrimenti rischia di restare un talento incompiuto».
Sul mercato
«Sono convinto che la difesa verrà rinforzata, ma la vera priorità è il centrocampo: serve esperienza e qualità, un giocatore di personalità che si assuma responsabilità e sappia gestire il pallone, un profilo alla Lobotka. Credo che una soluzione del genere si possa trovare senza spendere cifre esagerate».
