Può essere perfino un paradosso: e se con meno attaccanti arrivassero più gol? È la grande domanda che avvolge Firenze, dove c’è un ampio parco di uomini offensivi, che tuttavia non segnano e hanno pure pochissime occasioni da gol, con solo nove tiri complessivi nello specchio della porta in quattro partite.
La priorità sembra riaccendere Moise Kean, riattivando il centravanti che lo scorso anno ha realizzato 19 reti in Serie A e che adesso è ancora a secco di gol e perfino di conclusioni nello specchio. Stefano Pioli ha ben presente la questione e lavora per trovare una via d’uscita. Ha modificato e sperimentato tanto, con cambi tattici che raccontano di un allenatore in cerca di efficacia. Le ha già provate quasi tutte e adesso non è escluso un ritorno alle origini, con Kean solo, come centro di tutto.
La sua importanza è chiara e lo dimostra il fatto che dall’inizio della stagione ha sempre giocato in campionato per gli interi 90′, mentre Piccoli e Dzeko sono stati cambiati o fatti riposare. La questione è semmai se Kean debba essere lasciato come protagonista solitario, senza altri attaccanti a occupare spazio intorno a lui. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.