Se lasciasse la penisola araba prima del 3 luglio (cioè prima di aver vissuto laggiù almeno metà dell’anno), perderebbe quell’agevolazione, e non solo. Trasferendosi nel nostro Paese e trascorrendo 183 giorni qui, risulterebbe residente in Italia per l’anno fiscale 2025 e sarebbe assoggettato alla tassazione italiana anche per i redditi prodotti all’estero.
Tra Irpef e contributi parliamo di oltre il 45%. Considerando che Pioli, nella prima metà del 2025, ha percepito 6 milioni di stipendio dei 12 annuali previsti dal contratto triennale con l’Al Nassi, dovrebbe versare allo Stato italiano praticamente la metà degli emolumenti, appunto 3 milioni. Meglio aspettare, quindi, anche alla luce del fatto che il tecnico, accettando l’offerta della Fiorentina da 3 milioni netti all’anno fino al 2028, rinuncerà a parecchi soldi. Vale la pena fare un passo indietro. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.