Stasera, quando si ritroveranno a bordo campo uno accanto all’altro, s’abbracceranno come è già successo altre volte, e poi magari per un istante ripenseranno a quella stagione condivisa al Genoa, nel 2008-09, con Gasperini. L’amarcord durerà poco, perché per Raffaele Palladino e Thiago Motta c’è in ballo il futuro, che dipende da un piazzamento in Europa. Per la Juventus conta solo quella più importante, la Champions League, che se il campionato finisse oggi sarebbe garantita dal quarto posto occupato attualmente, ma che va difeso in ogni modo da una moltitudine di pretendenti. La Fiorentina invece, fresca di qualificazione ai quarti di Conference League, è scivolata momentaneamente al nono posto, scavalcata dal Milan, e fuori da tutto. Ecco perché la sfida del Franchi, che non è mai una partita banale per l’atavica rivalità tra i due club, conta per tutti e due e nessuno può permettersi di sbagliare.
Palladino ha un passato in bianco e nero (ha giocato nelle giovanili e poi 2 stagioni in prima squadra, dal 2006 al 2008, prima di passare al Genoa) e una rotta da invertire: con 5 sconfitte nelle ultime 6 tra campionato e Conference è finito nel mirino e come Thiago non è sicuro del posto per il futuro. I precedenti però giocano a suo favore: ha battuto la Signora due volte col Monza, la prima al debutto in Serie A. Lui e Motta stasera hanno un solo obiettivo: vincere. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.