
Rocco Commisso su un punto è stato chiarissimo: vuole la sua creatura nella parte sinistra della classifica. Per questo ha convocato Iachini nel suo albergo. Voleva capire cosa non funziona. E dopo ha voluto incontrare la squadra per ribadire ai giocatori che Iachini è saldo al suo posto e che non saranno accettati altri passi falsi. Ha fatto bene Rocco a intervenire in prima persona per richiamare tutto il mondo Fiorentina (tecnico e giocatori) all’ordine. Il presidente non ha mai parlato di obiettivo Europa ma ha ricordato nei giorni scorsi che la formazione viola ha il settimo monte stipendi della Serie A. E quindi è lecito, da parte sua, aspettarsi un rendimento e una classifica di quel livello. Iachini ora ha tre partite (Udinese domenica, poi le trasferte contro Roma e Parma) per puntellare la sua panchina. Commisso non ama licenziare i suoi dipendenti. E questo vale anche per gli allenatori. La speranza della società è di disputare un buon campionato poi a giugno ci sarà un cambio di rotta per quanto riguarda l’allenatore. Si punterà a una figura diversa. E nella testa del club viola ci sono due nomi davanti agli altri: Maurizio Sarri (leggermente favorito) e Luciano Spalletti. Due toscani e, guarda caso, due dichiarati tifosi della Fiorentina. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.