Cinque giorni. O niente. Il gran finale ha tanti attori in commedia, con le loro speranze e le immancabili ansie, visto che il tempo stringe. Il protagonista della pièce ottobrina è Federico Chiesa: l’uomo in più della Fiorentina con tanta voglia di Juve. Da settimane sull’uscio c’è anche il Milan, ma Fede ha un vecchio patto con Paratici e conta di passare ai fatti. Di fronte a tanta determinazione anche Rocco Commisso ha aperto ad un prestito, ma chiede d’incassare 60 milioni a fine percorso. Ai bianconeri la soluzione di 10 milioni subito con altri 30 al riscatto e altri 20 di bonus interessa solo in parte. Secondo altre campane a Torino preferiscono un prestito biennale e senza obblighi di riscatto: come per Morata. Schermaglie.
La realtà è che i viola sono aperti al dialogo, ma al momento a Torino non s’è acceso il semaforo verde. È «colpa» degli esuberi Douglas Costa, Khedira, De Sciglio e Rugani? In parte. L’ala brasiliana sinora ha avuto contatti in Cina e Qatar, ma senza risultato. Mentre per Rugani, dopo il Valencia, ora c’è il Newcastle con un prestito oneroso. È chiaro che Pirlo avrebbe uno scomodo overbooking in rosa: soprattutto per la lista Champions. E in questa fase di risparmi non è detto che il club finanzi l’operazione, anche se a rate. Le recenti parole del presidente Andrea Agnelli sono state chiare. Così gli umori variano velocemente, Ieri ad esempio, s’è avuta la conferma che Chiesa sarà in campo contro la Samp e tutto può slittare a lunedì per uno sprint emozionante. Senza escludere che, alla fine, la Fiorentina si tenga stretta la sua stella, anche se nei radar c’è Callejon, svincolato di lusso che tiene tranquillo Iachini. Più di Deulofeu. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.
Di Marzio, Joshua King è stato proposto alla Fiorentina. Sul norvegese c’è anche il Torino