La Gazzetta dello Sport oggi in edicola racconta un retroscena di gennaio relativo alla faccenda Sofyan Amrabat. Stagione, quella 2022-23, iniziata alla grande con un crescendo fino al super Mondiale disputato con il suo Marocco. Considerato anche dal suo allenatore Italiano uno dei migliori centrocampisti della manifestazione insieme agli argentini Enzo Fernandez e Mac Allister. Dopo il Qatar è stato invece difficile per lui calarsi nella realtà viola e gli ultimi due giorni di mercato hanno fatto il resto con l’offerta del Barcellona che ne suoi pensieri non poteva essere rifiutata: tanto da chiedere anche sui propri social di poter sfruttare l’attimo. In sostanza, andarsene. La Fiorentina si è trovata di fronte ad un bivio con la squadra dentro tre competizioni e poco tempo per trovare un sostituto.
E così da un parte i dirigenti lavoravano su un possibile ingresso immediato, trovando il nome giusto in Mahmoud Dahoud (’96) del Borussia Dortmund (andato recentemente a parametro al Brighton). Dall’altra la decisione finale spettava ovviamente al presidente Commisso. Che stoppò tutto. Amrabat capì, accettò e chiese scusa.
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