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Freitas: “Kayode? Normalità del calcio europeo, in Italia meno. Mi aspettavo di più da Beltran”

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Freitas: “Kayode? Normalità del calcio europeo, in Italia meno. Mi aspettavo di più da Beltran”

Redazione

26 Ottobre · 19:01

Aggiornamento: 26 Ottobre 2023 · 19:01

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L’ex direttore sportivo della Fiorentina, Carlos Freitas, è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno. Queste le sue parole:

Partita importante? Certo, credo che una gara dopo 3 o 4 giorni da una sconfitta contro l’Empoli un po’ inaspettata è la medicina per la Fiorentina. Il Cukaricki non è una squadra molto affermata e la Fiorentina ha tutte le regole per tornare alla vittoria. 

Le partite in Europa sono insidiose? Il nome conta poco, il passato conta meno e l’importante è la partita. Quando l’arbitro fischia è tutto un altro discorso. Il talento non basta per vincere questo tipo di partite.

Avvio di stagione? Io direi che l’Empoli può essere stato un passo falso. Ma in ogni momento di crescita c’è sempre una sorpresa che può accadere, ci può essere un calo. Successo anche a squadre come Juventus, Inter e Milan. I giocatori della Fiorentina si vede che sono a loro agio e giocano un buon calcio. 

Kayode? L’avevo già visto in Nazionale nella partita contro il Portogallo e mi aveva fatto una bella impressione. Sono normalità a livello europeo ma in Italia un po’ meno. Per esempio il ragazzo del Salisburgo che ha segnato contro l’Inter in Champions League è un anno più giovane di Kayode. 

Attacco fa fatica? Per essere sincero mi aspettavo già di più da Beltran mentre Nzola ha bisogno di spazi e deve approfittare della sua velocità per andare in profondità. Da solo come 9 contro le difese chiuse Nzola farà fatica.

Italiano? Mi piace l’identità del gioco di Italiano: un calcio creativo e mi sembra che fino ad ora abbia trovato i giocatori adatti. Penso che lui se avesse un Batistuta lo farebbe giocare comunque ma ha migliorato la realizzazione di giocatori come Bonaventura e Nico Gonzalez. Un calcio che non si basa principalmente sulla punta.”

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