La Fiorentina affonda e lo fa scrivendo una pagina amara della propria storia. Con appena 3 punti raccolti nelle prime cinque giornate di campionato, la squadra guidata da Stefano Pioli firma la peggior partenza dei viola nell’era dei tre punti (introdotta nel 1994-95).
Numeri impietosi: zero vittorie, tre pareggi e due sconfitte, con una sola rete segnata su azione e un’identità di gioco che continua a sfuggire. I dati raccontano più delle parole: mai, negli ultimi trent’anni, la Fiorentina aveva raccolto così poco nelle prime cinque giornate.
Un avvio che allarma tifosi e osservatori, ma che soprattutto mette in discussione il progetto tecnico. Stefano Pioli, tornato a Firenze tra molte attese e con l’obiettivo di riportare entusiasmo e stabilità, si ritrova ora al centro delle critiche, insieme a una squadra giudicata da più parti “male assemblata”.
Il confronto con il passato è impietoso. Persino nelle stagioni più difficili post-fallimento, la Fiorentina era riuscita a raccogliere più punti in avvio. I numeri parlano di una crisi non episodica ma strutturale, aggravata da un contesto in cui mancano leadership tecnica e visione societaria.
Con una classifica già deficitaria ed un ambiente al limite della sopportazione, la panchina di Pioli inizia inevitabilmente a scricchiolare. Le prossime settimane diranno se questa sarà solo una falsa partenza o l’inizio di una stagione sotto le aspettative. Ma intanto, i numeri restano: questa è la peggior partenza della Fiorentina da quando esistono i tre punti a vittoria. E non pare solo una statistica.
