Benedetto Ferrara, nelle pagine di La Nazione, è tornato sulle parole di Raffaele Palladino: “Evidentemente nel patto di riservatezza sottoscritto dalla Fiorentina e Raffaele Palladino al momento della chiusura del rapporto di lavoro c’era una clausola sfuggita a qualcuno. Questa: entrambi le parti si riservano l’impegno di mantenere la riservatezza sulle ragioni della fine anticipata del contratto. Poi, in lettere minuscole del tutto simili a quelle dei bugiardini delle medicine: l’allenatore parlerà solo nel caso in cui la Fiorentina vivrà un reale momento di difficoltà. Beh, certo l’ex allenatore, uno che piaccia o non piaccia è arrivato sesto in campionato, non è entrato nei dettagli e ha evitato accuratamente di citare il nome di Daniele Pradè. Mica è stupido. Però dai, perché proprio adesso? Questa è l’unica nota stonata di un dialogo che comunque giornalisticamente ci stava tutto. E’ il momento scelto che non torna un granchè. E poi? Poi settimana difficile, complessa, piena di dubbi da sciogliere e di soluzioni da trovare. Troppi moduli cambiati, formazioni provate, e Kean che non vede la porta, e le zero ammonizioni col Napoli, e una derby di fuoco a Pisa alle porte”.
