È partito per Budapest con molte speranze e buone prospettive, tornerà a casa, a Bagno a Ripoli, con la medaglia d’argento al collo: un risultato sorprendente, forse anche per lui. Leonardo Fabbri, il ventiseienne azzurro di getto del peso tesserato per l’Aeronautica Militare ma nato e cresciuto all’Atletica Firenze Marathon dove si allena ancora quando nel fine settimana rientra a Firenze dai raduni bolognesi col maestro Paolo Dal Soglio, si è laureato vicecampione iridato con la misura di 22,34. Battuto solo dall’americano Ryan Crouser, il primatista mondiale grande favorito della vigilia, che ha lanciato a 23,51, a soli 5 centimetri dal suo record.
L’ha chiamata pure la Fiorentina. «Col presidente Commisso siamo amici da tempo e mi ha telefonato per complimentarsi e invitarmi a visitare una seconda volta il Viola Park; c’ero già stato quando c’erano i lavori in corso e ci ritornerò ora a lavori finiti. Mi ha anche invitato allo stadio per la prossima partita col Lecce per farmi fare insieme a lui il giro d’onore del campo con la medaglia al collo».Ha vinto anche la squadra Viola, per la quale lei tifa sin da piccolo.«A Budapest c’era chi mi teneva continuamente aggiornato sul risultato della partita».Al termine della finale che cosa le ha detto Dal Soglio? «Che era contento ma che ci sono ancora tante cose su cui lavorare. Al mattino, dopo le qualificazioni, mi aveva invece detto di staccare per recuperare in vista delle finali. Due gare di un Mondiale in un solo giorno sono impegnative per tutti».Quando rientra a Firenze?«Domani (oggi, ndr), alle 11 ho l’aereo per Venezia, da lì prendo l’auto e guido fino a casa».Programmi prossimi?«Ho diverse gare fino a metà settembre, poi qualche giorno di riposo. E poi si riparte, Parigi è già lì, dietro l’angolo». Lo scrive La Nazione.